Negli ultimi anni è notevolmente aumentata la domanda di interventi di dermopigmentazione paramedicale. Il trucco permanente è un ottimo rimedio estetico per correggere cicatrici dovute ad interventi chirurgici come, ad esempio, mastoplastica o mastectomia. Il lavoro del dermopigmentista, infatti, spesso supporta oncologi e chirurghi estetici, con trattamenti complementari all’operazione.
Non solo, il trucco permanente può intervenire anche su cicatrici da lifting e quelle da labbro leporino.
Si parla di trucco permanente paramedicale anche per interventi che mirano a correggere la vitiligine, il disturbo della pigmentazione provocato da disfunzione dei melanociti della pelle. Si possono, dunque, correggere gli inestetismi causati dalla vitiligine, e da altre patologie per cui la scienza e la medicina non hanno ancora trovato dei rimedi efficaci. Come abbiamo sottolineato in un altro articolo, ci sono notevoli differenze tra trucco permanente e tatuaggio. Le tecniche, gli strumenti e i macchinari utilizzati dall’operatore in questo settore, anche in campo paramedicale, sono completamente differenti da quelli che si utilizzano per i tatuaggi artistici, nonostante il concetto base sia più o meno lo stesso.
Da non sottovalutare è l’importante ruolo psicologico che la dermopigmentazione paramedicale ricopre. I trattamenti di trucco permanente sono un supporto morale per le persone che hanno subito degli interventi, o sono affette da patologie che provocano inestetismi. Questo tipo di trattamento, in determinati casi, può contribuire a ridare al paziente autostima e sicurezza.
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